Giorgio Monopoli nasce nel 1957 a Milano, dove vive e lavora attualmente.

Nel 1976 si diploma in Perito nelle telecomunicazioni presso l’ITIS “Ettore Conti” di Milano.

Nel 1977 viene assunto da una importante società di telecomunicazioni dove, per un breve periodo, lavora come tecnico di laboratorio e, successivamente, come programmatore.

Per qualche anno cerca di far convivere l’attività con le frequentazioni ai corsi serali della facoltà di Fisica all’Università Statale di Milano; poiché la doppia attività si rivela presto troppo onerosa, soprattutto dal punto di vista fisico, non terminerà gli studi universitari.

Nel 2011 approda alla sospirata pensione.

La fotografia lo accompagna fin dall’adolescenza, quando ricevette in regalo una macchinetta Agfa dal padre.

Fotografa sia a colori che in bianco e nero, anche se ha una lieve propensione per la seconda modalità.

La sua formazione fotografica è principalmente da autodidatta, anche se ha seguito alcuni corsi relativi alla post-produzioni digitale al circolo “Cizanum”, dov’è socio da molti anni.

Fin dagli esordi si è dedicato prevalentemente alla street ed al reportage; però non disdegna avventurarsi in altri ambiti, infatti nel suo archivio vi sono anche scatti di architettura e paesaggio.

Perché fotografa? La fotografia gli permette, attraverso la rappresentazione del mondo esterno, di comunicare la sua dimensione più intima.

Perché predilige la street ed il reportage? Fare reportage significa entrare nelle situazioni, conoscerle a fondo, quindi è perfettamente in linea con la sua personalità. 

Per descrivere le motivazioni che lo portano a vagare per le strade con la fotocamera ama citare le parole di Giorgio Gaber: “C’è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l’unica salvezza…”.